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Domenica in città sognando il mare Tartare di salmone con cipolla di Tropea e pesca croccante

4 Agosto 2019

Sì, sono ancora qui! A riflettere, che la cucina è fatta di esperienze, ricordi ed esperimenti. Una mia amica sorride quando le confesso che prima immagino un sapore, magari nel cuore della notte, poi lo ricopro di sonno – come fosse una copertina – lo lascio riposare un poco e quindi, alla prima occasione, mi fiondo in cucina e tento di riprodurre quell’aroma forse sognato.

Le suggestioni che creano la voglia di inventarsi un certo sapore sono naturalmente legate a tante varianti, dallo stato d’animo alle stagioni… Per quanto mi riguarda, molte “invenzioni” prendono forma in quello scorcio di settimana davvero particolare che è la domenica pomeriggio d’estate.

E ce ne vogliono di sicurezze interiori e di spensieratezza per essere davvero felici il pomeriggio di una domenica d’estate. Quando magari sei ancora in città e il silenzio pervade ogni cosa e la malinconia sembra infiltrarsi come polvere tra le fessure e sui ripiani dei mobili. È la polvere dei ricordi, delle occasioni mancate, delle paure più nascoste. È la malinconia, che per definizione è così sfumata da non riuscire neanche a essere infelicità; e ti parla di chi non c’è, quasi mai di chi è restato.

Se sei andato via per il fine settimana, la domenica pomeriggio è il momento di cominciare a pensare al ritorno. Ore in coda in autostrada o nelle stazioni, sotto un sole impietoso, con poche consolazioni che vanno dall’aria condizionata a un libro.

Se sei a casa, poi, le incombenze del lunedì fanno capolino tra la penombra sudaticcia di un divano che, per quanto ce la metta tutta, non sa accoglierti con la stessa disponibilità dell’inverno. È in quel tempo sospeso – tra il riposino e le cose da fare, tra un giro sui social e una telefonata rimandata, tra la pigrizia manifesta e gli intenti di un’accaldata efficienza – che ha preso forma l’idea di un piatto fresco, sognando il mare che non c’è. Con la voglia di un’aggiunta azzardata quanto azzeccata, molto estiva come la pesca, che regala al palato una piacevolissima consistenza.

Tartare di salmone con cipolla di Tropea e pesca croccante

Cosa ti serve (per 4 persone):

350 g di salmone fresco e abbattuto, già pronto per la tartare;
1 cipollotto grosso di Tropea, altrimenti 2 piccoli;
1 pesca noce di pasta gialla, non troppo matura;
2 cucchiai di olio extravergine di oliva;
qualche goccia di limone;
una presa di sale di Camargue o di Cervia, comunque dolce né fine né grosso;
una macinata di pepe bianco

Come devi fare:

Dopo esserti accertata che il pesce sia abbattuto e già pronto ad uso tartare, cioè crudo e a dadini, versalo in una ciotola di coccio. Aggiungi qualche goccia di limone e il sale. Pulisci il cipollotto e affettalo fine fine; lava la pesca senza sbucciarla e tagliala a dadini molto piccoli. Unisci tutto al pesce, irrora con un filo di olio extravergine d’oliva e completa con una macinata di pepe. Mescola bene per insaporire, lascia riposare in frigorifero fino a 10 minuti prima di servire. Quindi porta in tavola questa prelibatezza con crostini di pane appena abbrustoliti e un’insalatina fresca di valerianella e ravanelli affettati sottilmente.

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