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E la nostalgia finisce in… biscotti al triplo cioccolato

21 Settembre 2015

 

Ecco il pezzo uscito su Il Giorno di venerdì scorso, per chi se lo fosse perso…

“Come è buffa la vita, ho pensato ieri davanti a una scuola elementare milanese. C’ero per ritirare la mia “quasi” nipotina; infatti, grazie alla magica alchimia di una bella famiglia allargata, sono una “quasi” nonna.

È stato inevitabile riflettere che si contano invece sulla punta delle dita le volte in cui sono riuscita ad andare a prendere mia figlia da scuola.

Mi sono laureata alle soglie degli anni ’80, quando tutto era possibile e bastava volerlo; ed ero presa a irrobustire la carriera negli anni ’90, quando tutto era “quasi” possibile, se ti convincevi di volerlo.

Così, all’epoca, riuscivo a malapena a fuggire dalla scrivania per partecipare alle appiccicose festicciole di fine anno. E per la recita di Natale, in cui si dovevano portare torte che dovevano sembrare fatte in casa, mentre erano state furtivamente acquistate sotto casa.

Affannata, causa fughe che implicavano un permesso da richiedere con largo anticipo e che finivano con uno slalom tra riunioni, consegne e corse all’ultimo fiato per esserci, commuoversi, scattare foto e abbracciare quella bimba (che adesso è una donna) la quale, nel trovarmi un giorno davanti a scuola alle 4 del pomeriggio al posto della tata, con la pragmaticità dei 7 anni mi chiese: «Mamma, ma il giornale ti ha licenziato?».

E oggi, in una dolce giornata di settembre, in pieno orario di lavoro (per gli altri), eccomi tra molte mamme, qualche nonna e alcune babysitter a vivere – senza fretta e senza fughe – un’emozione inedita, intensa, dal pungente sapore del rimpianto per non aver fatto più spesso questa “fuga” 20 anni fa…

Per stemperare quel pizzico di malinconia – e poiché la mamma in carriera di ieri oggi è una “quasi” nonna tutta fornelli e forno – mi sono tuffata in questi biscottoni al triplo cioccolato. Golosi, e perfetti per sciogliere in un tenero abbraccio tre generazioni. E imparare a tenersi ben stretto il presente.

Biscottoni al triplo cioccolato

Cosa ti serve

  • 200 gr di farina bianca 00
  • 280 gr di cioccolato fondente
  • 30 gr di burro
  • 220 gr di zucchero di canna
  • 2 uova
  • 20 gr di cacao amaro
  • 1/2 cucchiaino di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 1 piccola confezione di topper (crema ganache in tubetto)

 

Come devi fare

Taglia a pezzetti il cioccolato fondente e mettilo a fondere con il burro in un pentolino posto a bagnomaria. Quando è tutto sciolto, tieni da parte e fai intiepidire, mentre in una ciotola sbatti con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino a ottenere una crema spumosa e chiara; poi vi aggiungi cioccolato e burro fusi, e mescoli.

In un’altra ciotola amalgama la farina, il lievito e il cacao in polvere, mescola e aggiungili al composto di uova, zucchero, cioccolato e burro, setacciando le farine. Amalgama bene per evitare grumi, fino a ottenere un impasto piuttosto solido. Lascialo riposare in frigo, avvolto nella pellicola, per 10 minuti.

Nel frattempo accendi il forno a 180 gradi, estrai la placca e ricoprila di carta da forno, togli l’impasto dal frigorifero e componi i biscotti, prelevando dall’impasto tante cucchiaiate da cui ricaverai altrettante palline che poi schiaccerai a biscotto.

Disponi tutti i biscotti sulla placca, avendo cura di distanziarli l’uno dall’altro. Inforna e cuoci per 12/14 minuti: quando vedi che i biscotti formano piccole crepe sulla superficie vuol dire che sono pronti.

Quando li estrai dal forno, lasciali raffreddare a temperatura ambiente per almeno 4 ore prima di consumarli. Chiusi in una scatola di latta si mantengono per diversi giorni.

Si chiamano “triplo cioccolato” perché quando li mangi sei autorizzata a ricoprirne la superficie con una spruzzata di topper, cioè una crema al cioccolato fondente che trovi già pronta in commercio.

 

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