Non c’è gusto senza te, la commedia con ricette scritta da Edy Tassi e me, è stato presentato anche a Ravenna, la mia città. Che dire? È stato emozionante, più che altrove, naturalmente.
Come si può vedere dalla foto di apertura, ci hanno presentate, da sinistra: il prof. Marcello Landi, artista e docente di arte, nonché mente molto illuminata e colta, piacevolissimo e lievemente ironico, non potevamo chiedere di più! Poi Mirella Santamato, scrittrice, che è attualmente in libreria con il suo Quando troia era solo una città, un libro molto colto, ma che si legge tutto d’un fiato, tra epica, storia e differenza di genere, di cui consiglio caldamente la lettura a tutti (Uno Editori, 13,90 euro). Poi, nella foto in apertura, ci sono io, c’è Edy Tassi, coautrice di Non c’è gusto senza te, e infine Rosella Mengozzi, che è una bravissima cultrice di cibo, organizza corsi di cucina romagnola e di cucina dell’integrazione, scrive libri di ricette ed è veramente brava.
Tutti amici, calorosi, sinceri, preparati. E ai quali pare che Non c’è gusto senza te sia piaciuto davvero e tanto! (Come a tutti coloro che ci contattano e ci scrivono entusiasti dopo averlo letto!).
La città dove sei nata ha sempre qualcosa di diverso dal resto del mondo, specie se negli anni te ne sei geograficamente allontanata. Ci sono le radici, i ricordi, le compagne di scuola che rivedersi 30-40 anni dopo (se non di più) fa sempre un certo effetto…
È stato bellissimo! La deliziosa sede un po’ vintage e molto golosa del Caffè Letterario, nel cuore della città, era stracolma di gente, tante donne, visi amici e sorrisi complici. E così, Caterina e Massimiliano, i nostri indomiti protagonisti, sono diventati reali anche qui, in terra di Romagna. Di Carlino e di passatelli.
Doverosa una spiegazione per chi legge. Il Resto del Carlino è il quotidiano locale, che ci ha dedicato questa bella vetrina.
I passatelli – che sono un piatto tipico delle mie parti e sono già stati ampiamente pubblicati su questo blog – troveranno posto ancora una volta (con la ricetta originale), anche perché dopo – in un gruppetto raccolto – ce li siamo andati a mangiare in un posticino carino, in centro a Ravenna, che si chiama, appunto, I passatelli.
Un posto divertente, che mi fa morir dal ridere per il menù che sembra un vecchio quaderno della nonna, scritto a mano, e per le frasi sull’amore e il cibo che tappezzano le parti del locale…
Intanto vi ridò la ricetta dei passatelli in brodo (rigorosamente di carne! col bollito poi ci fate le polpette). Su questo blog c’è già, ma repetita iuvant!
PASSATELLI IN BRODO
Cosa ti serve
6 uova
350gr di parmigiano grattugiato
250 di pane raffermo grattugiato
1 cucchiaio raso di farina
1 grattugiata di noce moscata
brodo di carne fatto in casa (vedi emoticibo.com)
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