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Non spaventa né diverte, ma in compenso quanto divide Halloween! Però questi muffin salati alla zucca…

29 Ottobre 2015

Il super muffin alla zucca è di William Barenghi, superchef dell’Hotel For you di Cernusco sul Naviglio (Mi). E pazienza se così vi svelo subito da chi l’ho copiato…

Il pezzo che invece segue ora è il mio!

Ieri ero a passeggio in corso Ticinese e mi sono trovata circondata da un girotondo di zucche illuminate, zombi da vetrina e qualche fantasma. Paura zero (vorrei ben vedere); in compenso mi è venuta una gran voglia di zucca e basta leggere questa ricetta per capire come me la sono levata…

La cartoleria del quartiere, che vende l’ultima serie di minipeluche di successo, ha terminato tutti i pupazzi a forma di pipistrello. E, per questo motivo, ho visto perfino qualche bambino in lacrime.

È facile scrivere e sostenere che la ricorrenza di origine celtica, e proveniente dai Paesi anglosassoni, con noi non c’entri niente: è vero, e ogni anno non manca chi lo ribadisce, chiedendosi perché mai abbiamo adottato usi, costumi, dolcetti e scherzetti che non ci appartengono.

Io non lo so e non ho alcuna intenzione di prendere parte al dibattito, condannando chi si veste da Jack-o’-lantern o difendendo la libertà di prendersi gioco della morte ognuno a modo proprio.

Mi limito a prendere atto che ormai tutti impazziscono per questo buffo 31 ottobre. Data che i più polemici, per esempio, mettono in antagonismo con il “nostrano” 2 novembre, giorno in cui – senza aver copiato da nessuno – ricordiamo i nostri cari che non ci sono più.

Una data sacra nelle campagne della mia infanzia. Ricordo ancora quanto si arrabbiò mia nonna quando qualcuno decise di abolire il 2 novembre come “giorno festivo”, in rosso sul calendario. Già anziana, andava in giro dicendo: «Hanno abolito i Morti, che tutti ne abbiamo in famiglia; e lasciato i Santi che in casa non ne ha proprio nessuno!».

Eppure, secondo me, questi fari arancioni accesi su giorni per molti versi tristi e nebbiosi alla mia nonna sarebbero piaciuti. Anche riderci su dallo spavento è un modo per ricordarsi di una certa… scadenza.

Quanto alla voglia di zucca, gli insoliti muffin salati di oggi ben interpretano la versatilità dell’ortaggio più di stagione che c’è, con quel tocco da chef che – giuro – l’ho proprio copiato! E presto svelerò da chi…

muffin salati sfornati

 Muffin salati di zucca ai semini croccanti

Ingredienti

220 gr di farina

mezza bustina di lievito per torte salate

200 gr di zucca a pezzettoni

1 bicchiere di olio di semi di girasole

2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

1 cucchiaio raso di semi di papavero

1 cucchiaio raso di semi di girasole

1 cucchiaio raso di semi di zucca tostati e sminuzzati (per tostare i semi di zucca, disporne due grosse manciate su un foglio di carta da forno, ben distribuiti, con un pizzico di sale grosso e far andare 10 minuti a 180 gradi; poi tritarli con un coltello e conservarli – pronti all’uso – in un vasetto di vetro, in dispensa)

2 cipollotti

1 uovo

alcuni rametti di timo

sale pepe q.b.

 

Avvolgere i pezzetti di zucca nella carta stagnola e mettere in forno a 180 gradi per circa 30 minuti (quando la zucca è pronta la si deve poter schiacciare a purè, con una forchetta).

Pulire i cipollotti, tritarli e farli stufare in un padellino appena unto con metà dell’olio, salare e pepare.

Nel frattempo versare in una ciotola la farina setacciata con il lievito, l’uovo, l’olio di semi di girasole e mescolare bene.

Ricavare la purea dalla zucca al forno e – dopo che si è raffreddata – aggiungerla all’impasto insieme con i cipollotti stufati. Incorporare il tutto e quindi aggiungere i semi di papavero e di girasole, mescolare e aggiustare di sale e pepe.

Usare il restante olio di oliva per ungere gli appositi stampini da muffin, riempire per due terzi scarsi ogni stampino con l’impasto, cospargere di semi di zucca tritati e infornare a 180 gradi per circa 20 minuti.

Servire tiepidi, decorati con un rametto di timo.

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