Ricette

Nostalgia canaglia e i calamari dell’Agnese

7 Gennaio 2014

Il Natale è andato, San Silvestro anche, la Befana pure… Non resta che sognare l’estate, che per me vuol dire il sole caldo e l’aria limpida dell’Elba. Luogo magico da cui arriva questa ricetta (invernale), buonissima, che mi ha inviato la mia amica Agnese, una donna forte e sorridente. Ve la passo così, anche con una punta di malinconia nel fondo… Perché è bello cucinare pensando a chi c’è stato accanto una vita e oggi non c’è più, ma ci sarà per sempre, laggiù all’orizzonte del mare, che è grande, infinito e, per questo, comprensivo.

CALAMARI RIPIENI Pulire i calamari (quanti? Boh… Un paio a commensale, direi, ma dipenderà dalla grandezza); eliminare la lisca interna lasciandoli interi, togliere soltanto la parte con i tentacoli, lavarli e asciugarli.

Per il ripieno: mettere nel mixer, tutto insieme: tonno sott’olio ben scolato, un po’ di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, un paio d’uova e un po’ di ciuffetti tolti dai calamari, un pizzico di sale e pangrattato quanto basta. Deve venire un impasto piuttosto morbido. Riempire la sacca dei calamari con l’impasto preparato (se risulta troppo molle, aggiungere ancora un po’ di pangrattato e un po’ di tonno), chiudere ogni sacca con uno o più stuzzicadenti.
Per le dosi io faccio ad occhio perché dipende da quanti calamari bisogna riempire, dice Agnese…
Ora, rosolare in una larga padella i calamari con qualche cucchiaio di olio extravergine, un battutino di prezzemolo aglio, sale e peperoncino; una spruzzata di vino bianco e poi, quando è sfumato, versare della polpa spezzettata di pomodoro e, se avanzato, anche del ripieno sbriciolato. (Se di ripieno ne è avanzato parecchio, si possono formare delle polpettine che si fanno cuocere insieme ai calamari, suggerisce la nostra amica elbana). Lasciar cuocere a fuoco basso e con il coperchio per 15 o 20 minuti. Spegnere, aspettare che raffreddino per poi tagliarli a rondelle e riscaldarli nel loro sughetto.

I calamari saranno certamente più buoni se pescati nel mare limpido dell’isola d’Elba, scrive Agnese. E aggiunge: Mi e’ venuta in mente questa ricetta perché questo è il periodo adatto alla pesca dei calamari (mi aveva scritto prima di Natale) e dalla mia finestra, la sera, guardo le barche che pescano. Il mio pensiero va a mio marito. La pesca era la sua grande passione…

Ciao, Agnese.

 

Cara Agnese, ciao a te, e grazie per i calamari e per i ricordi. Salutaci il tuo mare infinito, che spero di rivedere presto insieme a te!

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