Mi sono commossa quando ho preso in mano questo libro. Lo ha scritto una giornalista che ben conosco; direi un’amica se non fosse che lo dico ogni volta, di ogni autrice chE recensisco. E ormai non sembra più neanche vero… Sembra un vezzo, un vanto. E invece è proprio così. Questo volta più che mai così. Perché molti dei destini che si snodano attraverso le parole che compongono questo pagine mi sono familiari.
Abbiamo lavorato a lungo insieme, Alina e io. E per anni senza conoscerci di persona, che è una cosa che ha sempre un effetto positivo sul rapporto professionale, perché se funziona così – via filo e da lontano – funziona davvero. Non c’è questione di pelle via mail. Che lei fosse brava dunque lo sapevo già. E invece in questo libro, oltre alla questione di pelle – infatti la raccolta di storie vere si chiama appunto Pelle di donna – Alina ha superato se stessa, e dunque è riuscita a sorprendermi.
Se volete commuovervi, se avete bisogno di conferme che le donne sanno essere spesso davvero esseri straordinari, se volete la certezza che la vita supera ogni romanzo e che il vento contro si può volgere a proprio favore per trovare la spinta che serve ad uscire dal male, dalle brutture, da un destino infame, leggetelo!
Lo trovate in libreria. E in vista della Giornata Nazionale contro la Violenza alle donne (il prossimo 25 novembre), dedico questa recensione all’autrice, l’amica Alina Rizzi, e a tutte le donne.
Alina Rizzi, Pelle di donna, Edizioni Bonfirraro.
Sopra, la cover.
1 Comment
Grazie infinite, cara Gloria, delle belle parole sul mio libro e sulla nostra amicizia. Abbiamo lavorato tanto sul tema della violenza di genere e credo che nel libro si senta l’emozione, l’empatia e la commozione, come scrivi tu, che accompagna i racconti in prima persona di quelle donne coraggiose.