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Tutti sempre troppo di fretta, non abbiamo tempo di vivere le nostre emozioni. Gustiamoci almeno le mie buonissime Mezze maniche agli asparagi effetto mimosa. Ideali anche per il pranzo di Pasqua

18 Marzo 2018

L’altro giorno, per caso, nel negozio di un centro commerciale ho sentito una signora che diceva: «Faccia, faccia, tanto non ho fretta» e si è ben disposta ad aspettare senza nemmeno smanettare con un telefonino. I presenti tutti, me compresa, si sono girati a guardarla come fosse una marziana. Qualcuno mi è sembrato che tentasse di nascondere un pizzico d’invidia; qualcun altro ha sfoggiato perfino una sorta di compassione. Ma come siamo ridotti?

Reduce da un lutto che non ho avuto il tempo di consumare a dovere, perché in questo mese c’è sempre stato qualcos’altro di molto importante da fare, il dolore teniamolo per dopo, tanto cosa ci vuoi fare, era anziana la zia, così è la vita… mi sono ritrovata a pensare che stiamo andando in seria carenza di tempo riservato alle emozioni, ai ricordi e alla nostra vita interiore. Ci inventiamo urgenze anche dove non ce ne sono pur di fuggire a gambe levate da un pensiero che ronza, da un momento di commozione, dal sapore amaro del rammarico, dal prurito della delusione e perfino da quelle rare e tenui punturine di gioia che vanno sotto il nome di felicità.

Non c’è tempo, ho da fare, sbrigati. Non sono più frasi una tantum, bensì un mantra generalizzato che riguarda ormai quasi tutti. Sinceramente io non credo che siamo poi così trafelati da dimenticarci di vivere “dentro”. Forse ci va bene così. O forse non c’è tempo per nulla, perché si vuole fare tutto. Se poi quel tutto è privo di emozioni, tanto meglio: si consuma più in fretta, impegna poco e tiremm innanz

In generale non disdiciamo il piacere; anzi, come non mai il piacere è oggetto di una rincorsa continua, ma anche quello dura sempre meno: ci avete fatto caso? L’effetto che provoca un dono gradito, per esempio, si è inesorabilmente ristretto. «Oh che bello! Grazie!» e si mette via il pacchetto, passando prontamente ad altro.

E, forse per compensare il poco tempo riservato alle emozioni, oggi abbondano i punti esclamativi: una pioggia di stupore standardizzato che fiorisce, specie sui social o nelle mail, quanto i ranuncoli a primavera. Si abusa di quell’innocuo segno di punteggiatura per pareggiare il silenzio del cuore, muto e passivo in confronto alla frenesia di gambe, braccia, dita di gente troooppo indaffarata. Che non si ascolta e non sa più ascoltare. Ma di questo ce ne occuperemo un’altra volta.

Mezze maniche “effetto mimosa” con asparagi

Cosa ti serve

320 g di pasta formato mezze maniche

500 g di asparagi

2 uova

1 scalogno

1 cucchiaio di capperini

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

sale e pepe bianco macinato al momento

Come devi fare

Elimina la base legnosa degli asparagi e spella il gambo rimasto con un pelapatate. Lavali sotto acqua fredda corrente, separa le punte dai gambi e taglia questi ultimi a rondelle. Porta a bollore abbondante acqua in una pentola e sbollenta gli asparagi per un minuto, poi scolali con un mestolo forato e passali subito sotto acqua fredda corrente per fermare la cottura. Tieni da parte l’acqua.

Spella lo scalogno e tritalo finemente. Fai rosolare lo scalogno tritato in una padella antiaderente con un cucchiaio di olio. Lascia soffriggere per qualche minuto a fuoco moderato e aggiungi gli asparagi preparati. Aggiungi sale, pepe e prosegui la cottura ancora per 5-6 minuti.

Rassoda le uova, versandole in un pentolino con acqua fredda e cuocile per circa 9 minuti. Scolale e tieni da parte. Riporta a bollore l’acqua di cottura degli asparagi, regola di sale, versaci le mezze maniche e cuocile per il tempo indicato sulla confezione. Sguscia le uova che nel frattempo di saranno intiepidite, trita gli albumi delle uova sode e mescolali in una ciotola con i capperini ben sciacquati.

Aggiungi il mix nella padella con il sugo di asparagi. Scola la pasta tenendo da parte un mestolo di acqua di cottura e trasferisci anch’essa in padella. Fai mantecare per un minuto con l’acqua di cottura tenuta da parte. Passa al setaccio i tuorli e spolverizzali sulla pasta in modo da ottenere un effetto mimosa. Servi questo primo piatto caldissimo.

 

 

 

 

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