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Una serata bellissima vista lago, venduti tanti libri di ricette del sorriso per Smile House

16 Maggio 2015
giardino

Che bella gente abbiamo incontrato al Golf Club Villa d’Este di Montorfano (Como) l’altra sera!!! Tanti nuovi amici di Operation Smile e Smile House, in una cornice splendida e generosa di buone cose, di gesti solidali, di simpatia, di classe! Ospiti del Rotary Club Como Baradello e della Delegazione Lariana della Accademia della Cucina per presentare l’attività dei volontari di Operation Smile Italia onlus e di Smile House Milano, siamo stati bene e abbiamo raccolti nuovi fondi per i nostri bambini! Così si fa!

Nel delizioso menù preparato dallo chef del Club, c’erano anche i miei muffins salati, alla ricotta e zucchine, pubblicati nel libro n.2, quello dedicato alla cucina di stagione. Era tutto buono. E sembrava di stare in una favola!

giardino club

Amo quella parte d’Italia, a due passi dalla Svizzera, sul lago che adoro, in cui ho ricordi così intensi e belli e così tanti che forse comprendono due, tre vite! Mi sento a casa e amo tutto di quei posti.

Venendo a noi, oggi mi sono tagliata in dito: come potrò cucinare domani?
Intanto, per consolarvi/mi, non mi resta che pubblicare il pezzo de Il Giorno di ieri. La ricetta no, perché la ratatuille a modo mio è già su questo blog, da tempo; anzi, dalle prime melanzane e zucchine dello scorso orto, pardon… anno!

__L’estate che avanza
e l’arte di traghettare l’orto
dentro… due padelle__

C’è chi sogna di possedere uno yatch e chi, come me, invece, darebbe non so cosa per avere l’orto. Chi mi conosce lo sa, non vado pazza per l’estate. L’unica cosa che davvero sa riconciliarmi con la stagione delle ascelle in mostra, delle zanzare affamate e dell’asfalto rovente è la terra che germoglia e regala finalmente i suoi impareggiabili frutti.

Le tenere e carnose foglioline del basilico, le piccole zucchine con i loro fiori che per me danno dei punti anche alle rose, il rosso dei grappoli di pomodori o, ancora, quegli imperfetti baccelli di fave, pelosetti, croccanti e profumati. Abitando in città, posso solo sognarlo l’orto. E consolarmi con grandi ceste di aromi coltivati sul balcone come fossero neonati nella nursery: più acqua, meno sole, forse è meglio cambiare la terra… Nonostante ciò, ieri mi ha lasciato una piantina di timo che negli ultimi due mesi si era goduta più coccole di quante ne abbia riservate a mio marito. Ho guardato sconsolata lo scaffale dei libri in cui troneggia una sfilza di manuali dai titoli incoraggianti: Come coltivare l’orto in 30 cm quadrati; Il tuo orto sul davanzale; Per il tuo orto basta un fazzoletto di terra.

E mi sono sentita presa in giro. L’ultima (in ordine di tempo) piantina di ciliegini acquistata con parecchie aspettative e innaffiata con altrettanto amore, ci ha messo una settimana per trasformarsi in uno sgorbietto di fogliette appassite e anemici rametti. Intanto il piccolo ulivo in vaso sta germogliando, ma come l’anno scorso farà giusto un’oliva (e devo ricordarmi di verificare se è commestibile…).

Così mi consolo al mercato, dove faccio scorpacciata di carnosi pomodori ramati, eleganti e slanciate melanzane, paffuti peperoni multicolor, teneri cipollotti e irriverenti zucchine. Ne viene fuori questo piatto, che in casa mia inaugura la stagione delle zanzare e del rimpianto: quello di non possedere un orto.

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