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30 anni di noi, insostituibile Milano… Da Il Giorno di oggi e dalla mia rubrica ”Un’emozione, una ricetta”, un grazie di cuore a questo amore infinito: e Milano sia… con Ia mia Mousse di castagne e cremina di cachi al rum, nel bicchiere

13 Dicembre 2018

Questo è il mese in cui amo di più Milano. Ci sono stati i giorni di Sant’Ambrogio, della Prima alla Scala, degli Obei ObeiLa città sfavilla di luci, in giro si sente il Natale, la frenesia si tocca con mano.

E questo è il mese in cui sono arrivata a Milano (come le grandi svolte della mia vita, sempre a Dicembre, sempre quando sfavillano le luci del Natale; sia le cose belle che le brutte… e allora tutte quelle luci ti fanno anche un po’ incazzare…)

Ricordo la Milano che mi ha accolta, che mi hai aiutata a trovare tutto quello che cercavo. E gliene sarò per sempre grata. A quei tempi c’era la Milano da bere, adesso devo dire che quel bicchiere mi appare un po’ vuoto. O forse è solo appannato, come tante altre cose attorno a noi…

Quando sono arrivata in questa amatissima città, sognavo di perdermi nelle sue nebbie che invece negli anni si sono diradate sempre più, fino a scomparire, per lasciare il posto a un clima abbastanza mite e a un cielo che troppo spesso (per i miei gusti)  sconfina addirittura nel blu.

È la “mia” Milano, quella che i primi tempi giravo con la cartina in mano, perché solo andare da San Babila al Duomo mi mandava in crisi. Del resto, mica c’era Google Map e io non conoscevo affatto la città di Manzoni e del risotto giallo. L’amavo e basta.

L’ho scelta sulla fiducia e sono stata ricambiata da un affetto incondizionato che, a parte qualche raro “no” sbattuto in faccia, e che ha bruciato eccome, è stata più madre che matrigna. Così generosa e infaticabile, sempre indaffarata, a volte un po’ isterica, certamente esigente. Anzi, ora che ci penso, mi sa che ci rassomigliamo, non credi, Milano mia?

Due chiacchiere con la mia bela Madunina me le concedo ancora quando attraverso la piazza, magari di corsa, come fan tutti i milanesi, quelli nati e quelli… diventati. E mi parte sempre un grazie dal profondo del cuore verso quell’icona di fede e protezione che ha il colore dello zafferano e il profumo (buono) della vita.

E siccome le cose buone per me hanno spesso il sapore dolce, a questa Milano che ancora oggi riesce a cogliermi di sorpresa voglio dedicare questo semplicissimo dessert, da servire nei bicchierini di vetro trasparenti; una ricetta così facile che riesce bene anche a chi va sempre di corsa! Una ricetta furba, come molte delle mie: si fa in un attimo e invece sembra che tu abbia lavorato tanto!

Mousse di castagne e cremina di cachi al rum, nel bicchiere

Cosa ti serve (per 4 persone):
1 confezione di marmellata di castagne già pronta, se possibile con pochi (o niente) zuccheri aggiunti;
1 confezione da 250 ml di panna;
2 cachi maturi; mezzo bicchierino di rum. A piacere qualche biscotto frollino per guarnire.

Come devi fare:
Versa la marmellata in una ciotola e mescola fino ad ammorbidirla, tenendola da parte a temperatura ambiente. In una ciotola freddissima, versa la panna altrettanto fredda e montala molto bene, quindi rimettila subito in frigorifero.

Pela i cachi, versa la polpa nel mixer e frullali pochissimo, giusto il tempo di rompere le fibre, aggiungendo il rum.

Prendi la panna fredda e la confettura di castagne a temperatura ambiente e incorpora delicatamente la prima alla seconda, cercando di non smontare la panna.

Procurati 4 bicchieri di vetro trasparente, versaci un primo strato di crema alle castagne e panna, quindi sopra un poco di salsa di cachi al rum.

A piacere decora con biscottini di frolla, che puoi anche fare tu al volo, intagliando con uno stampino a scelta una sfoglia di frolla già pronta; disponi poi i biscottini sulla placca ricoperta di carta da forno e inforna a 180 gradi per circa 12 minuti.

 

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