I prodotti biologici altoatesini sono considerati l’eccellenza italiana: il 40% delle mele bio immesse sul mercato, per esempio, proviene dall’Alto Adige.
Lassù, il modello di agricoltura biologica votato allo sviluppo sostenibile e all’equilibrio ecologico non è una moda, ma una tradizione. Attenti all’ambiente da sempre, gli agricoltori altoatesini hanno deciso nei lontani anni’70 di di abbandonare i metodi di agricoltura convenzionali per sviluppare un modello agricolo sostenibile.
Per garantire la qualità “bio” e tutelare il consumatore, oltre alle regole dettate dalla Comunità Europea, i produttori si sono assoggettati a restrittive autoregolamentazioni proprie dei consorzi bio riconoscibili dai marchi: Unione coltivatori alternativi, Bioland, Demeter, Gäa e Naturland.
Le linee guida a cui si attengono i diversi consorzi variano nel dettaglio, ma tutti concordano sugli assunti di base: la salvaguardia della fertilità naturale del terreno, il risparmio energetico, i cibi sani e di alto valore nutritivo e il benessere degli animali.
Sono oltre cento i produttori selezionati e certificati di frutta e verdura secca, succhi, frutti di bosco e marmellate, vino, birra e distillati, prodotti a base di erbe, verdure e patate, cereali, latte e prodotti caseari, carne e pollame, uova, miele e pane che l’autrice Karoline Terleth ha selezionato e raccolto in Alto Adige biologico. I migliori prodotti di un’area di eccellenza e tradizione, edito da Morellini editore (14,90 euro)
Alto Adige biologico è anche una guida ai masi e alle latterie da non perdere. Segnalati, anche i negozi specializzati e a quelli che consentono l’ordine di prodotti da tutta Italia per gustare ovunque i sapori genuini del bio altoatesino.
Il tutto è completato da invitanti descrizioni di delizie locali come la senape di albicocche e il più diffuso Schüttelbrot, il croccante e buonissimi pane di segale.
L’autrice è Karoline Terleth, nata a Bolzano, ha studiato Scienze delle comunicazioni e biologia a Monaco. Si occupa di consulenza ecologica e ambientale per l’associazione Bioland Südtirol e gestisce insieme ai familiari una tenuta biodinamica in Alto Adige.
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