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È arrivato il Natale all’Angolo di Pucci Coat, a Milano. La magia di angioletti e tavole da sogno, una divina cioccolata calda e i pensierini della felicità

25 Novembre 2016

Avete mai chiesto a qualcuno se è felice e perché? In effetti è un disturbo che oggi si prendono in pochi. Siamo tutti così trafelati e concentrati ognuno sul proprio ombelico che è raro sentirsi fare una domanda così.

Eppure, c’è un posto a Milano che te lo chiede. E io lo amo molto. Innanzitutto, perché è in piazza del Rosario, che per me è uno dei luoghi più belli del mondo, con gli alberi, la chiesa, le aiuole…

Poi perché il locale è gestito da una bella famiglia; e infine perché tengono i marshmallow sul bancone, pur non essendo una pasticceria.

Davanti a una vetrina dell’Angolo di Pucci Coat c’è un tavolino, con un cartello e la richiesta in bella vista: scrivi qui il tuo pensiero felice. Vicino, ci sono un barattolo di vetro trasparente, dei foglietti di carta riciclata e un pennarello.

Chi vuole – in modo anonimo – partecipa: interroga il suo cuore, richiude il foglietto, lo infila nel barattolo e si sente subito meglio.

Potevo resistere a infilare il naso nello scatolone di bigliettini che si è via via ammucchiato in un anno? Proprio no. E così è stato istruttivo scoprire che c’è chi è felice “perché esiste Matteo”. Chi si sveglia “bene ogni mattina perché è nella sua nuova casa”. Chi non sta nella pelle perché l’amore suo “ha trovato finalmente il lavoro che le piace”, chi non vede l’ora di trascorrere “un bel weekend con le persone che ama”; chi è grato al Signore perché ”è arrivato Davide”, chi si accontenta “di un thè al profumo di cannella vicino al camino acceso” e chi sogna “il biglietto aereo per andare nel posto desiderato da tutta la vita”, senza svelarci però quale sia…

Il vero viaggio, in realtà, l’ho fatto io tra questi pensierini felici. Ed è stato un viaggio pieno di rassicuranti conferme. Perché per un paio di avventori che la buttano sul sociale: “Basta ipocrisia e più rispetto” o “lavoro per tutti”, ce ne sono altri cento che: “felicità è sposarsi”, “comprarsi un bel paio di scarpe”, “sentire il vento sul visto quando vado in bicicletta”, “stare con gli amici”, “le giornate che si allungano”, “continuare a stupirti anche se invecchi”, “spegnere il mondo e baciarsi”, “vedere che c’è ti chiede un pensiero felice”.

La mia felicità? È racchiusa nei 5 metri quadri della mia cucina, coi miei due cani che sonnecchiano e come unico rumore quello di una pentola che sobbolle. Forse perché, come diceva Oscar Wilde: “La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha”.

Angioletti di tutto il mondo unitevi. Perché la felicità abita qui! Angioletti e felicità si sono dati appuntamento in quel magico store che è l’Angolo di Pucci Coat, in piazza del Rosario a Milano.

Il Natale abita qui: L’Angolo di Pucci Coat, boutique da sogno, a Milano, in piazza del Rosario 1

Un angelo dorato ammicca dal vaso trasparente. Il Natale abita qui: L'Angolo di Pucci Coat, boutique da sogno in piazza del Rosario1, a Milano

Un angelo dorato ammicca dal vaso trasparente. Il Natale abita qui: L’Angolo di Pucci Coat, boutique da sogno in piazza del Rosario1, a Milano

Candide ed essenziali come quella nonna nonna, le zuppiere invitanti rievocano sapori dell'infanzia dimenticati. Presto le riempiremo con tante ricette di Natale firmate emoticibo.com!

Candide ed essenziali come quella nonna nonna, le zuppiere invitanti rievocano sapori dell’infanzia dimenticati. Presto le riempiremo con tante ricette di Natale firmate emoticibo.com!

Tavole da sogno, imbandite per il Natale che sta arrivando. Oggetti vagamente retrò, inequivocabilmente eleganti, da regalare e regalarsi per accendere in ogni casa la magia del Natale.

Un angolo dell'elegante tavola imbandita per il Natale che verrà, su cui trionfa l'immancabile panettone

Un angolo dell’elegante tavola imbandita per il Natale che verrà, su cui trionfa l’immancabile panettone

Elfi, pigne, candele, tovaglie di lino pregiato, zuppiere che t’immagini fumanti e molto altro in questo bellissimo ambiente, in cui ti senti come a casa tua e puoi sognare come quando eri bambina. E in cui domina incontrastate la Grande Magia del Natale.

 

E nei freddolosi pomeriggi invernali, che ne dite di una divina cioccolata calda, fumante e golosa?

Calda, densa e profumata la mia cioccolata in tazza sconfigge il freddo e la tristezza delle giornate grigie.

Calda, densa e profumata la mia cioccolata in tazza sconfigge il freddo e la tristezza delle giornate grigie.

 

La mia cioccolata in tazza

La cioccolata calda, o in tazza, per costituisce un pianeta a sé e ha una marcia in più. Ma non gode di altrettanta popolarità quanto la tavoletta o i cioccolatini.

Ed è un’ingiustizia bella e buona questa, perché annegare in quel liquido scuro e semidenso fa bene all’anima e riscalda il cuore. Una tazza di cioccolata può illuminare una giornata uggiosa quanto un chilometro quadrato di luci al led e cancellare incertezze, scontentezze e malinconie.

Tanto può una tazza di cioccolata calda che, come dice il nome, dev’essere al limite del bollente: sarai tu a sorseggiarla per non ustionarti, imparando così ad assaporare quel gusto forte e avvolgente. Che deve scendere dalla cioccolatiera di porcellana immacolata, dopo essere stata preparata in un contenitore di puro acciaio e mescolata con un cucchiaio di legno. Sono così pignola in merito a questa bevanda, che mi piace soltanto quella che faccio io, così…

Cosa ti serve per tre tazze

3 cucchiai colmi di cacao amaro, purissimo

1 quadrotto, e circa circa 40 g di cioccolato nero fondente al 75% di cacao

2 cucchiai colmi, o 3 rasi, di zucchero di canna (a seconda di quanto la si vuole dolce)

1 cucchiaino da caffè di fecola di patata o maizena

mezzo litro di latte parzialmente scremato

Come devi fare

Spezzetta il quadrotto di cioccolato fondente e tieni da parte. Versa in un contenitore d’acciaio piuttosto stretto e alto, che possa andare sul fuoco, il cacao, lo zucchero e un goccio di latte, per stemperare le polveri sul fornello acceso, fino a ottenere una cremina densa e liscia. Aggiungi il quadrotto di cioccolato spezzettato e fallo sciogliere sempre mescolando. Aggiungi poi la fecola, stemperala nella miscela e quindi versa il resto del latte, sempre mescolando.

Porta a bollore, a fuoco medio, senza mai fermarti nel mescolare dolcemente affinché la cioccolata non bruci e diventi invece un’emulsione vellutata capace di velare il cucchiaio.

Dopo un accenno di primo bollore, solleva il tegame dal fuoco per alcuni secondi, poi rimettilo sul fuoco; al secondo accenno di bollore spegni, attendi un attimo mescolando ancora per evitare che il cioccolato rassodi in superficie e servi in tazze di vetro trasparente (o di porcellana bianca).

 

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