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E dopo questa piccola carrellata di risottini, e la mascherina che ci priva del sorriso, ecco qualcosa di dolce e di antico nella mia cucina ai tempi del coronavirus: la favolosa Torta di riso della “bassa”

19 Maggio 2020

Ubbidiente e ligia, ogni volta che metto piede fuori di casa indosso la mascherina. Osservo che la portiamo ormai diligentemente tutti, con senso civico ma non senza un pizzico di sofferenza, specie ora che arriva il caldo.

Non voglio entrare nel ginepraio delle mascherine: va messa e… buona respirazione a tutti. Però lasciatemi fare alcune considerazioni.

Innanzitutto, mi pare quasi di cogliere in ogni persona che incontro lo sforzo di convivere con questo oggetto che – non importa se griffato o home madeculturalmente ci è sempre appartenuto poco. Il mio, di sforzo, lo ammetto senza riserve.

Perché la mascherina mi ha tolto due cose che erano la mia “cifra”, se così si può dire: il sorriso (di cui non ha privato solo me, ma tutti; e anche se molti si stanno esercitando a sorridere con gli occhi, beh, non è proprio la stessa cosa…). Quella curva sulla bocca, che apre porte e cuori, oggi rimane occultata, almeno in pubblico. Possiamo sorridere alla grande via Skype e su Zoom, ma non tutti disponiamo dei tecnici delle luci di Barbara D’Urso e il sorriso, in penombra e online, può regalare effetti sinistri.

L’altra privazione è di conseguenza: la mascherina infatti è incompatibile con l’unico cosmetico di cui faccio (anzi, facevo) regolarmente uso, e cioè il rossetto. E se pensate che questo belletto è da sempre il più venduto nei momenti di crisi (economica, universale, esistenziale etc etc) ho detto tutto!

Consoliamoci con una squisita Torta di riso, copiata da un antico “quaderno di casa” di una contadina (evidentemente erudita) della “bassa lombarda”. Un po’ laboriosa, ma ne vale la pena!

Torta di riso della “bassa”, all’antica

Cosa ti serve:
100 g di riso Vialone nano;
150 g di farina di riso;
mezzo litro di latte;
230 g di zucchero;
100 g di burro più quello per imburrare la teglia;
3 uova; una bustina di vanillina;
mezza bustina di lievito per dolci;
la scorza di un limone non trattato;
un pizzico di sale

Come devi fare:
Fai bollire il latte con metà della scorza di limone grattugiata e il sale. Quando bolle, unisci il riso e cuoci per circa 18-20 minuti. Aggiungi 10 g di burro e fai raffreddare. Monta il restante burro ammorbidito con lo zucchero, aggiungi la farina di riso e la restante scorza di limone. Separa i tuorli dagli albumi, monta a neve ferma questi ultimi, quindi aggiungili al composto di burro, zucchero e farina. In un’altra ciotola lavora i tuorli con lo zucchero e la vanillina e aggiungi il riso cotto nel latte, ormai tutto assorbito e raffreddato. Imburra e infarina una teglia in cui verserai il composto con gli albumi e, aiutandoti con una spatola, cerca di farlo risalire un po’ sulle pareti dello stampo; versaci quindi dentro anche il composto di tuorli e riso cotto. Cuoci la torta in forno a 150 gradi per 1 ora e mezza circa.

 

 

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