Ricette Verdure & C.

Ed ecco i carciofi alla Giudia. Un pizzico di mitologia e l’oro nel piatto

5 Dicembre 2015

Narra la leggenda che un giorno Giove si sarebbe invaghito di Cynara, un ninfa greca dai capelli color cenere. I suoi occhi verdi dai riflessi violacei colpirono il dio di tutti gli dei, il quale – respinto – se ne ebbe a male e trasformò la ninfa in un un cardo spinoso, ma dal cuore tenero.

Nacque così il carciofo, che preparato alla Giudia – come lo fanno a  Roma – è una prelibatezza. Non facile da fare, io lo mangio il più possibile nella Capitale, dove viene servito come fosse egli stesso un dio, e tutto dorato e croccante!

Per chi vuole cimentarsi, comunque, ecco la ricetta!

Cosa ti serve

8 carciofi

1 limone

olio d’oliva

sale e pepe

Come devi fare

Pulisci i carciofi, eliminando le foglie esterne più dure, tagliando la cima e conservando 5 com di gambo. Allarga poi le foglie e aiutandoti con uno scavino o un coltellino, elimina il fieno interno al carciofo.

Immergi i carciofi, via via che li pulisci, in acqua fredda acidulata con succo di limone.

Scola i carciofi e asciugali molto bene sia dentro che fuori. Battili leggermente sul piano di lavoro per allargare le foglie. Scalda in una padella dai bordi alti olio d’oliva sufficiente a copre i carciofi per metà.

Disponi i carciofi nel tegame, coricati sul fianco e cuocili per circa 15 minuti a fuoco basso. Girali spesso con una pinza, in modo che rosolino e cuociano uniformemente.

Prelevali dal tegame, servendoti delle pinze, scolali, girali con il gambo verso l’alto e cuocili nello stesso olio ancora per circa 10 minuti. Alza poi la fiamma, premili sul fondo della padella in modo che le foglie si spatascino (leggi: aprano!) bene bene. Friggili ancora per due o tre minuti finché saranno dorato scuro e ben croccanti. Sgocciolali dell’olio in eccesso e mettili ad asciugare su strati di carta assorbente da cucina, regola di sale e pepe e servi.

 

 

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