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I giorni dell’intercapedine, delle palle da riporre. E degli avanzi. Come questo timballo a… sorpresa. Del resto, chi lo sa cosa ci riserverà il 2016?

8 Gennaio 2016

Che cos’è l’intercapedine? È quel periodo, utile e necessario, che separa il blocco dei 15 giorni di festa, ormai alle nostre spalle, dal resto dell’anno.

In pratica, si tratta dei giorni che vanno dal 7 al 10-12 gennaio circa; per intenderci, quelli in cui smonti l’albero di Natale e sul presepe si abbatte l’uragano e vien giù tutto; in pratica, ci siamo dentro in pieno.

Questa intercapedine temporale è assolutamente necessaria per tornare senza traumi all’agognata normalità. È la nostra psiche che lo richiede: non vorrete mica passare così, da un giorno all’altro, dalla tombola con la vecchia zia ai veleni della pausa caffè in fondo al corridoio (buio) del vostro ufficio?

Anche il fisico richiede questa specie di limbo circoscritto e innocuo: perché ok, va bene mettersi a dieta dopo le feste, ma riuscite a immaginare che trauma sia per il nostro metabolismo avere a che fare troppo bruscamente con yogurt a zero grassi e passato di verdure senza sale dopo essersi smazzato chili di tortellini e cappone farcito?

Infine, sono la dispensa e il frigorifero a reclamarla, l’intercapedine. Siamo o non siamo quelli dell’anti-spreco? Lo siamo! E allora che vogliamo farne di quelle fette dorate di tacchinella avanzata, di quel pezzo di cotechino che fa(ceva) resuscitare i morti solo due giorni fa?

Oppure di quel mezzo panettone con gocce di cioccolato che, avvolto nel suo triste cellophane, ci tenta e grida vendetta?

L’intercapedine serve proprio per far fuori tutto questo, praticando una opportuna cucina del riciclo. Leggeri coi condimenti – perché, ragazzi, le feste son finite! – ma abbondando con la fantasia.

Per ripulire così dispensa e frigorifero da godibilissimi avanzi che, se adeguatamente utilizzati, sapranno ricambiare con una loro saporita dignità. Proprio come succede con questo delizioso timballo di carne (avanzata) e verdura (se è riciclata va bene, sennò consiglio di puntare sugli ottimi carciofi, che sono di stagione e depurativi).

Il tutto richiuso gelosamente tra due strati di pasta brisè, così c’è pure la sorpresa. Del resto, chi lo sa cosa ci riserverà l’anno che comincia quando finisce l’intercapedine?

 

Timballo “quel che c’è”, coperto, con carne e verdure 

Cosa ti serve

2 rotoli di pasta brisè

3 carciofi (o altra verdura cotta o da cuocere, tipo: erbette, spinaci, broccoli, funghi…)

1 spicchio di aglio

4 cucchiai di olio extravergine d’oliva

250 gr di pollo, maiale o tacchino arrosto (o altra carne già cotta)

50 gr di parmigiano reggiano

besciamella, da fare con: 50 gr di farina, 50 gr di burro, mezzo litro di latte

un mazzetto di erbe aromatiche (rosmarino, salvia, timo…)

mezzo limone

noce moscata q.b.

sale e pepe

 

Cosa devi fare

Con i carciofi questo piatto è molto buono, quindi o li avete già avanzati oppure ve li procurate. In questo caso, puliteli, privandoli delle foglie più dure, tagliando di netto la cima, scavando la barbetta, riducendoli a spicchietti e immergendoli in acqua e limone. Poi scolateli bene e versateli in una casseruola con l’olio e lo spicchio di aglio per cuocerli, mescolando spesso e aggiungendo – se occorre – un poco di acqua; aggiustate di sale e pepe.

Mentre i carciofi cuociono, preparate la besciamella versando, in un tegame sul fuoco, il burro con la farina, mescolate e quando il roux è pronto versateci il latte, stemperate e mescolate finché la salsa non si addensa, aggiungendo un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata. Quando la besciamella è pronta, spegnete e tenete da parte. Lavate e tritate fini le erbe aromatiche.

Tagliate a pezzettini minuscoli l’arrosto o il pollo o altra carne già cotta. Ora versate i carciofi cotti e passati al mixer in una ciotola, aggiungete il parmigiano, la carne, la besciamella e le erbe tritate. Mescolate bene e lasciate riposare un attimo mentre foderate una teglia con una delle due sfoglie di pasta. Praticate sul fondo alcuni buchetti con una forchetta, poi versateci il composto di carne e carciofi, livellate e coprite con l’altra sfoglia di pasta. Chiudete bene i bordi, sigillandoli con la pressione delle dita e decorando il perimetro pizzicandolo. Praticate ancora qualche foro sulla superficie e infornate a 180 gradi per circa 40 minuti.

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