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Pasqua/Pasquetta 2. È tutta un’iconografia di uova colorate, colori pastello, coniglietti dall’aria sbigottita. E per stupire gli ospiti nel dì di festa fai questo Polpettone di carni bianche arrosto, farcito, in crosta

19 Aprile 2019

Della Pasqua mi è sempre piaciuto che non si sa mai quando cada. Voglio dire che non è fissa come il Natale, si sposta sempre lungo la primavera e può capitare di assistere alla Santa Messa vestita col cappotto oppure indossando sandaletti aperti… La data correlata al ciclo lunare e questa modalità è stata decisa secoli e secoli fa.

Mettici il clima impazzito e ogni anno è un terno al lotto! È un po’ come cercare un oggetto nei cassetti di cucina: non sai mai quando ti verrà a tiro, ma c’è! Uno dei riti di inizio anno, quando scruti l’agenda vuota e intonsa pensando che si riempirà di cose bellissime e di sonore rotture di scatole, è guardare quando cadrà la Pasqua: alta, bassa, fredda come un giorno sbagliato d’inverno o assolata e tiepida?

In ogni caso, la scenografia pasquale vuole che tutto si colori di azzurrino, giallino, verdino; che colombe e coniglietti diventino l’iconografia imperante; che la tanto amata cioccolata – annusata e assaggiata per 11 mesi sotto forma di tavoletta o cioccolatini – assuma finalmente quella forma tondeggiante e levigata, concava e tentatrice, incubatrice di agognate sorprese. Oltretutto il cioccolato delle uova mi piace di più perché ha un suono diverso quando lo spezzi o lo mordi. Così come amo la tenera insalatina che comincia fare capolino nell’orto e che soltanto adesso ha l’unicità della croccantezza.

La cucina di Pasqua è una cucina da porta aperta sul cortile, da finestra affacciata sull’albero in fiore, col forno che emana aromi voluttuosi e lievi, come quello che si spande per casa mentre cuoce la crosta (e non solo) di questo gustoso polpettone pasquale, ricco e succulento, elegante e sorprendente. Che ho creato forse proprio per far ingelosire le uova: chi l’ha detto che nella tavola di Pasqua debbano essere le uniche a detenere l’onere e l’onore di riservare sorprese?

POLPETTONE DI CARNI BIANCHE ARROSTO, FARCITO, IN CROSTA

Cosa ti serve:
800 g di carni bianche macinate miste (tacchino pollo…);
10 cm di salsiccia a nastro;
70 g di emmenthal a fette sottili;
80 g di crudo a fette sottili;
1 cipollotto; 1 ciuffo di prezzemolo;
1 uovo;
1 cucchiaio raso di farina;
2 cucchiai di parmigiano;
mezzo bicchiere di vino bianco;
1 tuorlo d’uovo;
olio q.b.;
sale e pepe;
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare

Come devi fare:

Versa la carne macinata più la salsiccia spellata in una pentola col cipollotto tritato e poco olio. Fai insaporire, mescolando, quindi sfuma col vino, sala, pepa e cuoci per circa 30 minuti. Quando la trita è cotta, trasferiscila in una ciotola e lascia intiepidire. Lava e trita il prezzemolo, versalo sulla carne, aggiungi l’uovo, la farina, il parmigiano, sale e pepe e impasta il tutto. Dai all’impasto la forma di un polpettone e metti a riposare in frigo coperto di pellicola per circa 1 ora. Riprendilo, taglialo a metà in orizzontale, farciscilo con le fette di emmenthal, richiudilo e foderalo tutto con le fettine di prosciutto; quindi disponilo sulla sfoglia di pasta cruda posta a sua volta su un figlio di carta da forno. Metti il polpettone al centro, con un coltello ritagliagli tante striscioline in diagonale e, come se fosse una mummia e “imballalo” per bene. Spennella la sfoglia con il tuorlo d’uovo sbattuto. Trasferisci il tutto su una teglia appena unta e inforna per circa 25 minuti e 190 gradi, finché la superficie della crosta diventerà dorata.

 

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