La parte più divertente è stata la caccia per tutta Milano a un cardo gobbo. E pensare che è di stagione! Prima di Natale era ovunque; ieri – 12 gennaio – non essendo riuscita a gironzolare per il mercato quanto mi pareva e mi piaceva, me lo sono andata a cercare un po’ in giro: un’impresa ardua. Ma siccome sono un tipo tenace e testardo – specie in cucina – naturalmente ho vinto io!
Ecco il mio trofeo!
Ma prima di svelarvi come è andata a finire la mia caccia al cardo, e darvi la ricetta, vorrei pubblicare questa piccola filastrocca, che mi è stata richiesta da un editore di minuscoli e preziosi gioielli di editoria di nicchia; una collana di delicate serigrafie con piccoli e buffi testi: gliel’ho scritta l’inverno scorso, torna buona adesso…
Fiore di cardo
fiorì in ritardo
ma poi l’inverno ci rallegrò.
Ed il suo cuore,
croccante e amaro,
molte papille assai deliziò.
Carina, no? Ma torniamo alla nostra caccia al cardo gobbo! È stata divertente e anche un po’ ridicola questa caccia al cardo da parte di un’arrapata food blogger che voleva impossessarsene a tutti i costi!
Avevo in mente una ricetta già portata a tavola con successo nei giorni di festa, ed è quella che troverete qui di seguito:
Cardo in teglia con veli di scamorza affumicata. Niente di più semplice e di più buono!
In realtà, però, non è la ricetta che troverete ben presto sul sito dica33, nella mia rubrica Le ricette della salute, perché – cercando disperatamente il cardo ieri mattina – ho avuto modo di intrattenere una mezza relazione con un fruttivendolo di zona (ehi, non pensate male! niente di esaltante). Ma flirtare è servito, in quanto mi sono portata a casa una ricetta che sto provando e che – riveduta e corretta, come è mio costume, ma soprattutto alleggerita com’è nella natura dei piatti proposti per la rubrica su dica33 – consegnerò oggi come ricetta della salute!
Per ora, ecco la ricetta più semplice ma altrettanto gustosa. E sana!!! Sapeste quante virtù si nascondono tra le foglie croccanti e contorte di questo brutto, strepitoso e interessante ortaggio!
È antiossidante, depurativo del fegato, anti febbre e anti stress! Ce n’è per consumarne a chili, finché l’inverno ce lo regala e finché il mercato ce lo propone!
A proposito, dicono che non sia facile da trovare perché nessuno vuole pulirlo!! Balle! È facile! Richiede solo un poi di manualità per non pungersi, perché nascoste tra le coste – come un uomo che all’apparenza sembra tranquillo e poi si rivela un birichino – si nascondono insidiose spine… Ma, con gli squali che ci sono in giro, non ci spaventeremo mica per così poco?
Come ottenere questa fumante e croccante meraviglia? Così…
Cardo in teglia con veli di scamorza affumicata
Cosa ti serve
1 cardo di medie dimensioni
1 limone
alcune fette di scamorza affumicata e tagliata sottile (al super c’è già pronta all’uso!)
2 cucchiai di olio
altri 2 cucchiai di olio o una noce di burro per ungere la teglia
sale e pepe
Come devi fare
Pulisci il cardo senza farti male con le spine, butta le foglie più dure e coriacee, elimina i filamenti duri laterali ogni costa e poi taglia le coste a tocchetti. Mettili a bagno via via in acqua acidulata con limone, sennò l’ortaggio annerisce (vedi foto sotto).
Fatto? Ora porta a bollore una pentola di acqua, aggiungi anche lì il succo di limone, quando bolle sala e buttaci i tocchetti di cardo.
Ci vorranno circa 30 minuti perché diventino teneri e addomesticabili.
Dopodiché li scoli, li lasci intiepidire, li condisci con poco olio, li aggiusti di sale e pepe e nel frattempo ungi una teglia che li contenga, glieli versi, distribuendoli bene e sopra disponi i veli di scamorza. Inforni per circa 15-20 minuti a 200 gradi e avrai un piatto con un sapore inconfondibile!
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