Mi sono innamorata di quest’angolo di cucina. In pietra, a Ischia. Fuori settembre impazzava, le onde si infrangevano sugli scogli, il profumo dell’uva invadeva l’aria. Era soltanto settimana scorsa e ovunque andavi, sulla testa ti ritrovavi grappoli di pomodorini a essiccare.
In una cantina, ho assaggiato questa deliziosa caponata ischitana, che a differenza di quella siciliana, alle melanzane (facoltative) aggiunge – di fatto – i pomodorini, il basilico e soprattutto il pane raffermo, l’ingrediente principale.
È il motivo per cui è nata la ricetta: riciclare il pane secco.
E se prepari questa delizia il giorno prima, il suo sapore sarà ancora più intenso e irresistibile. È un piatto antico, della tradizione e così mediterraneo che ti arriva al cuore. E lì, dove l’ho gustata, la fanno in questo modo…
CAPONATA All’ISCHITANA
Cosa ti serve
500 gr di pane raffermo
30-35 pomodorini ciliegini o pendolini
1 cipolla
2 melanzane
olio extravergine d’oliva
2 scatolette di tonno
sale grosso e fino
pepe nero macinato al momento
basilico
Come devi fare
Comincia col tagliare il pane raffermo, prima a fette, poi a dadini. Trasferiscilo in un’ampia ciotola possibilmente di coccio, bagnalo con acqua calda, quanto basta per ammollarlo, copri con pellicola e tieni da parte.
Lava e asciuga bene il basilico. Lava e taglia a metà i pomodorini, condiscili con poco sale fino, olio e basilico. Copri con pellicola e tieni da parte.
Lava e spunta le melanzane, tagliale a dadini e cuocile in poco olio prima falle rosolare bene, poi aggiungi un pizzico di sale grosso e copri; abbassa la fiamma e falle cuocere per circa 20 minuti.
Pela e taglia a fette sottili la cipolla. Scola il tonno dell’olio di conservazione e sminuzzalo.
Prendi il pane è ammollato, scola l’eventuale acqua in eccesso, aggiungi poco sale fino, i pomodorini conditi, le melanzane, il tonno e la cipolla. Insaporisci con una macinata di pepe nero e mescola.
Lascia riposare la caponata a temperatura ambiente almeno due ore prima di servirla, affinché tutti sapori si possano confondere per bene, per la gioia del tuo palato.
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