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Un atteggiamento distaccato dalle cose della vita non è cosa mia. E a chi come me ama “sporcarsi le mani”, prende tutto di petto e si tuffa nelle situazioni, dedico questi deliziosi Tartufini al cioccolato e arancia

17 Gennaio 2019

Tra i tanti auguri e buoni propositi che mi è capitato di sentire in questo inizio d’anno, ho letto di qualcuno che avrebbe augurato al resto del mondo di prendere tutto con più distacco. Una gran cosa per valutare meglio situazioni e le persone, per evitare fregature e delusioni… insomma, per preservarsi un po’.

Mi ha colpita molto questo consiglio, forse perché è tanto lontano da me.

Non metto in dubbio che un atteggiamento distaccato comporti un fondo di saggezza, ma è un po’ come dire a qualcuno: guarda che giù per strada si vive, ma tu – per non essere urtato o prendere gomitate – stai pure alla finestra.

Io di certo non faccio testo: prendo tutto di petto. E dire che ho superato l’età dell’irruenza! Ma quando qualcosa mi interessa, mi piace, mi intriga o mi indigna mi ci butto a capofitto, adoro stare “a mollo” fino alla gola nelle situazioni della vita. E se mi bagno amen (di annegare per fortuna non mi è ancora successo).

Usando metafore “da cucina”, praticare il distacco emotivo day by day è un po’ come voler fare il pane senza impastare con le mani. O le polpette senza toccarle… Si tratta di due preparazioni che hanno bisogno anche del calore umano per formarsi, modellarsi ed essere più buone.

Credete forse che il vicino di casa, la collega in difficoltà o il figlio -confuso o felice – siano da meno dell’impasto del pane o della carne trita per le polpette? Hanno tutti bisogno del nostro calore. Come si fa ad abbracciare qualcuno, per esempio, praticando il distacco?

Certo, le gastriti non si contano; qualche lacrimuccia amara è da calcolare; le delusioni piovono… Ma vuoi mettere quanta vita in più ti porti in saccoccia vivendo senza se e senza ma?

Ovvio, non siamo tutti uguali, meglio non esagerare a vivere di pancia e di pelle, ma resto del mio (istintivo) parere: non sono affatto convinta che prendere la vita con maggior distacco sarebbe la prima cosa che augurerei a chicchessia.

E per premiare chi come me si tuffa senza esitare in cose ed emozioni, ho preparato questi deliziosi:

TARTUFINI DI CIOCCOLATO ALL’ARANCIA

Cosa ti serve (per circa 60 pasticcini):

250 g di cioccolato al latte;
100 g di burro già morbido;
3 cucchiai di liquore all’arancia;
100 g di scorza di arancia candita a dadini;
200 g di cioccolato fondente;
100 g di cacao amaro

Come devi fare:

Lavora il burro a pomata e poi versaci il liquore, stemperandolo bene.

Trita il cioccolato al latte, scioglilo a bagnomaria, versalo tiepido sul burro e amalgama bene il tutto. Lascia riposare in frigo per circa mezz’ora, mescolandolo ogni tanto.

Togli il composto dal frigo, lavoralo ancora un poco e trasferiscilo in una tasca da pasticcere con bocchetta liscia.

Distribuisci il composto su una placca coperta con carta da forno, formando piccoli mucchietti di cioccolato; infila un candito al centro di ogni cioccolatino e fai rassodare in frigo per un’ora.

Sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria, poi tuffaci un tartufino alla volta aiutandoti con una forchetta. Disponi via via i tartufini sulla carta e lascia indurire la superficie prima di rotolarli nel cacao. Guarnisci coi canditi rimasti.

 

 

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