Primi

L’inverno degli elfi e delle zuppe fumanti

2 Dicembre 2013
emoticibo casette o cassette

Mentre vi mostro alcune foto natalizie

emoticibo casette o cassette

dell’Angolo di Pucci Coat (o come lo chiamo io: casa di Babbo Natale, elfi e chi… più ne sogna più ne metta), in Piazza del Rosario 1, a Milano:

emoticibo antro magico

un angolo della città che amo con tutta me stessa, mica posso lasciarvi senza una ricettina bella fumante, no? Questa riscalda l’anima nelle sere d’inverno. E se chiudete un attimo gli occhi, quale che sia la vostra casa e qualche che sia la vostra sera, mentre portate il cucchiaio di minestra alla bocca sentirete dentro di voi quel profumo di legna che in certi paesini di montagna sembra combattere con il profumo speciale che ha il freddo pungente quando si fa buio. Avvertirete il crepitio del fuoco di campagna anche se avete i caloriferi di città, e vi scoprirete felici anche se avete un peso nel cuore (e chi non ne ha?).

emoticibo la casa di babbo natale

ZUPPA DI CECI E CAVOLO NERO (o della previdenza, che non è l’Inps)*

COSA TI OCCORRE:
300 gr di ceci secchi
un cavolo nero non troppo grande
sedano, carota, cipolla
qualche grano di pepe nero
olio extravergine d’oliva
sale
peperoncino
Parmigiano Reggiano grattugiato e qualche crosta (devi solo tagliarla dal pezzo di Parmigiano, raschiarla bene e poi pulirla con carta da cucina; pare che le vendano anche già pulite, in sacchetto; io non le ho mai comperate).

COSA DEVI FARE:
Tanto per cominciare, metti a bagno il cece per 12 ore. Passata la nottata (o la giornata, a seconda) risciacqua bene i ceci e mettili a freddo in una pentola d’acqua. Quelle due ore per cuocerli ci vogliono tutte, per questa ricetta però puoi scolarli anche 10 minuti prima. Ricorda di salare (poco) e soltanto quando sei a fine cottura (puoi cuocere il cece anche il giorno prima, e conservarlo in una ciotola di coccio in frigo, coperto con la pellicola).

Intanto prepara un brodo di verdura. Pulisci e lava sedano, carota e cipolla; mettili a freddo in una pentola d’acqua, con l’aggiunta qualche grano di pepe nero. Porta a ebollizione e lascia bollire per una mezz’oretta o anche di più.
Pulisci il cavolo nero, buttando le foglie sciupate (di solito, poche, il cavolo nero è buono tutto!), togli la costa duretta che sta nel mezzo a ogni foglia, lava le foglie. Scrollale dell’acqua in eccesso e tagliale a striscioline sottili.
Con un mestolo forato togli dal brodo di verdura i pezzetti di sedano, carota, cipolla e i grani di pepe; nel brodo limpido e bollente butta il cavolo nero a striscioline. Lascia cuocere per circa 35/40 minuti, con il coperchio un po’ sollevato in modo che fuoriesca il vapore e il brodo si restringa un po’.
Quando mancano 10 minuti al termine (a me il cavolo nero piace che resti un po’ croccante), butta il cece, le croste di formaggio, e regola di sale e pepe. Finisci di cuocere: se tutto ti sembra troppo al dente, lascia su un po’ di più… Versa nelle fondine, irrora con un filo di olio, aggiungi una spolverata di Parmigiano e, a piacere, un pizzico di peperoncino.
Se proprio vuoi strafare, o se hai molta fame, mentre cuoce la minestra taglia qualche fetta di pane casereccio, falla abbrustolire in forno, sfregala a piacere con un po’ d’aglio, metti una fetta nella fondina prima di versare la minestra.
Questa è la versione light di una zuppa golosa e ben più ricca, di farina di mais e cavolo nero che sarà il cavallo di battaglia di gennaio, quando il freddo fa sul serio e c’è la galaverna, ma soprattutto quando torna dall’estero la mia amica Paola, che la fa buonissima, grazie anche a un simpatico marito toscano e al loro olio (pure toscano) che si chiama: Per gli amici… (tutto un programma, vero?)

Perché la previdenza? Perché per gustare questo piatto in tutta la sua magia, devi essere così accorta da avere in casa i ceci secchi e, soprattutto, di metterli nell’acqua 12 ore prima. Puoi fare questa zuppa anche con i ceci in scatola – e sai che io sono molto tollerante con scatole, linguette che si strappano e pre-preparati in buste che si tagliano, pur di fare in fretta – salvaguardando il sapore. Ma usare i ceci secchi, e metterli a bagno la sera, in questo caso fa proprio parte della poesia della ricetta. Senza contare che il sapore cambia a favore del cece “vero”!

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