Se ne è già andato. Intendo il Natale e tutti gli ammenicoli vari che caratterizzano, compongono e accompagnano questa godibile kermesse di fine dicembre. Con le solite icone nostalgico-innevate, le solite renne che ballano e gli alberi, tanti alberi, con tante palle più o meno eterogenee.
Adesso invece è il tempo di quei giorni che stanno a cavallo tra Capodanno e la Befana, fatti soprattutto di avanzi e costellati di notevoli aspirazioni detox.
L’oggetto più temuto è la bilancia. La frase più in voga: “Dopo queste feste poi ci vediamo di sicuro, intanto auguri!”. Gli appuntamenti eventualmente relegati alla Befana invece sono proprio da evitare: è come ammettere di non aver avuto alcuna intenzione di riuscirci prima…
E poi questi sono anche giorni di riflessioni: qualcuno riflette sui regali che avrebbe voluto ricevere; qualcuno benedice i doni che hanno una immediata e comprovata utilità, dallo spremiagrumi al buono per una giornata di relax alle terme; qualcuno già pensa a opportuni ricicli nel medio-lungo termine.
Per non parlare dei buoni propositi: rigorosamente da evitare, non servono a niente, sono pensati per non essere rispettati e proprio perciò generano soltanto frustrazione.
Poche le sorprese e ancora meno la fantasia, soprattutto quest’anno. Avete notato, per esempio, quanti remake ci sono al cinema? Se i soggetti originali scarseggiano sul grande schermo, figuriamoci nella realtà!
E diamoci una mossa! Perché un conto è la tradizione, fatta di ripetitive ed emozionanti certezze che affondano in solide radici; un conto è fare sempre e solo le stesse cose per mancanza di idee. Per questo, il mio più sincero augurio per l’anno appena iniziato è un pizzico di fantasia in più per tutti: accende la vita, illumina la strada, rompe la noia. E anche in cucina non guasta, anzi!
Prova ne è questo Tronchetto innevato al salmone, che ho servito a Natale ma farà la sua bella figura anche per la Befana. O in ogni altra occasione conviviale del lungo inverno che ci aspetta. Facile, veloce, molto buono e capace di stupire, naturalmente…
Tanto per cominciare, come dice il titolo, non è un dessert, bensì un antipasto, che sorprenderà tutti per semplicità e gusto.
TRONCHETTO SALATO AL SALMONE, CON UOVA DI SALMONE
Cosa ti serve:
5 fette rettangolari di pane per tramezzini (senza crosta);
1 confezione da 300 g di formaggio spalmabile (meglio se magro);
300 g di salmone affumicato tagliato a fette;
1 mazzetto di erba cipollina;
1 piccola confezione di uova di salmone;
1 cucchiaio di semi di papavero;
1 cucchiaio di olio evo;
pepe nero macinato al momento
Come devi fare
Distendi le fette su un foglio di pellicola da cucina, sovrapponendole lievemente l’una con l’altra; passaci sopra il matterello per appiattire bene il pane e sigillare le giunture.
Preleva metà del formaggio e mantecalo in una ciotola con l’olio, i semi di papavero, mezzo ciuffetto di erba cipollina sminuzzata e il pepe, quindi distribuiscilo uniformemente sul pancarrè.
Ora disponi le fette di salmone su tutta la superficie di formaggio e, aiutandoti con la pellicola avvolgi il pane farcito fino a formare un rotolo stretto che metterai in frigorifero per un paio d’ore.
Estrailo dal frigorifero,ricava due pezzi di tronchi tagliandolo di sbieco, forma il tronchetto e quindi ricopri tutto con il restante formaggio.
Disegna, coi rebbi di una forchetta, le nervature del legno innevato, decora con fili di erba cipollina e uova di salmone, rimetti in frigorifero fino al momento di servirlo a fette.
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